Marco Parente: 'Con 'Neve ridens' torno alle origini'
E' un Marco Parente raggiante quello che Rockol ha incontrato,
pochi giorni fa, in occasione della pubblicazione della prima parte di
Neve ridens, nuovo album
dell'artista che raggiungerà il mercato in forma "bipartita" (il
secondo capitolo del disco verrà pubblicato nei primi mesi del prossimo anno)
"Rispetto alle atmosfere che caratterizzavano Trasparente,
il mio penultimo lavoro, per la realizzazione di Neve ridens
sono tornato a lavorare come facevo all'inizio", ci
ha raccontato Marco, sicuramente entusiasta del suo "ultimo nato", "Non ho
lavorato in solitaria, ma mi sono affidato alla mia band,
portando in sala idee molto essenziali che poi venivano rielaborate dai miei
musicisti. E' stato interessante, perché il lavoro del gruppo si
è rivelato valido sin dalle prime battute: in studio si è creato
un feeling ottimo, e questo ha sicuramente contribuito a dare al disco il carattere che ha".
Un disco nato "live", quindi, che lascia presupporre un tour
rock-oriented? "Sì, per due ragioni. Questa prima parte di Neve ridens
è nata essenzialmente da jam: l'impatto live del materiale avrà
sicuramente una maggiore resa nei rock club, e comunque in situazioni dove
si privilegi l'aspetto più 'rumoroso' della musica. Inoltre, la seconda parte
del Cd - già praticamente pronta, per altro - sarà caratterizzata da atmosfere molto diverse,
che troveranno la loro forma di espressione live ideale in teatri e, generalmente,
in posti più discreti come gallerie d'arte e musei. Sono due
prodotti molto legati ma anche molto differenti, come due lati di
una medaglia: mi piace l'idea di presentarli con due tour separati, per poi - in
vista di un tour estivo nel 2006 - riassumere il tutto in un
unico spettacolo... Ma adesso è ancora un po' presto per pensarci".
Le modalità di pubblicazione di Neve ridens, in ambito italiano,
non possono che ricordare - seppur con le debite differenze - l'operazione attuata dalla
Universal con "Convivendo" di Biagio Antonacci, che - giunto sul mercato
in due capitoli separati - riuscì ad attirare il grande pubblico anche grazie al
prezzo ridotto applicato ai singoli Cd. Quali sono le
vere ragioni, quindi, di questa "doppia uscita": commerciali come nel caso di Antonacci,
o meramente artistiche, come nel caso di artisti stranieri come
Tom Waits ("Alice" e "Blood money", entrambi del 2002) o Bright
Eyes ("Digital ash in a digital urn" e "Awake, it's morning" nel 2005), solo
per citarne alcuni? "Artistiche, senza dubbio", ammette
sicuro Marco: "Il materiale, come ho già detto, era troppo diverso per
essere pubblicato in un unico Cd. E, se anche avessi voluto concentrare
il tutto su un unico supporto sotto forma di 'doppio', l'album sarebbe risultato
troppo lungo e dispersivo per essere veramente interessante: la bipartizione
di Neve ridens
serve a me, per tenere ben separati i due discorsi, e al
pubblico, al quale è permesso di concentrarsi su meno materiale per fruirlo al
meglio. Sul discorso commerciale ho i miei dubbi: alla Mescal, quando
ho proposto una doppia pubblicazione, non hanno i fatto i salti di
gioia, anche se poi mi hanno coraggiosamente appoggiato.
Per un'etichetta indipendente una doppia uscita significa un maggiore sforzo promozionale,
cosa che la Universal non fa sicuramente troppa fatica a sostenere.
E poi tutti i dischi Mescal vengono già pubblicati a prezzo ridotto rispetto agli
album major...".
Nessuna paura, quindi, dei
file sharer che potrebbero mettere le mani (e i pc) su Neve ridens?
"Non direi: nell'ambito indipendente italiano un disco scaricato equivale ad
un disco venduto. Spesso dei ragazzi si scaricano il mio
disco e poi ne comprano una copia originale da regalare.
Ho una posizione molto 'morbida' nei confronti dei file
sharer: spesso il Web, per chi non si può permettere grandi capitali
per la campagna promozionale, può essere un canale pubblicitario gratuito. Non
ho nulla contro chi scarica il mio disco... A patto che lo
ascolti, e non ne venda copie a pagamento: perché - in quel caso - il discorso sarebbe diverso...".
Neve ridens, un giorno
Neve ridens
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